Raffineria e nuovo impianto Duferco: quesiti ai candidati a Sindaco di S. Filippo e Pace del Mela

E’ ormai nostra consuetudine, in occasione delle tornate elettorali locali, porre ai candidati quesiti specifici sugli atti concreti che potrebbero adottare per migliorare la situazione ambientale nella valle del Mela, riducendo l’inquinamento ed i rischi per la salute dei cittadini.

A dispetto delle previsioni, possiamo dire che finora nessuno, una volta eletto, ha tradito gli impegni presi in riscontro ai nostri quesiti.

Anche perchè tali quesiti sono stati posti in maniera tale da rendere necessaria una risposta chiara ed univoca, cosicchè un eventuale tradimento della parola data sarebbe stato palese, inequivocabile e quindi indifendibile.

Anche quest’anno, in occasione delle imminenti elezioni amministrative, abbiamo posto dei quesiti ai candidati a Sindaco di San Filippo del Mela e Pace del Mela. I quesiti per i candidati a Sindaco di San Filippo riguardano principalmente le emissioni inquinanti della Raffineria di Milazzo, che rimane la principale questione ambientale “aperta” su cui il Sindaco di San Filippo del Mela (al pari del Sindaco di Milazzo) può incidere, tramite l’espressione di specifiche prescrizioni nell’ambito delle periodiche revisioni dell’autorizzazione ambientale.

Ai candidati a Sindaco di Pace del Mela abbiamo invece posto quesiti riguardanti il nuovo impianto inquinante della Duferco a Giammoro, che ha ottenuto l’avallo anche del Sindaco uscente (nonchè candidato) Mario La Malfa. Un impianto contro cui abbiamo promosso vari ricorsi al TAR (uno di essi peraltro ha già vinto), convinti che nella valle del Mela è inaccettabile aggiungere ulteriori fonti inquinanti.

Si tratta ovviamente di questioni che non riguardano solo i cittadini dei comuni interessati al voto, bensì di tutto il comprensorio.

Questo è il testo dei quesiti che abbiamo inviato ai due candidati a Sindaco di San Filippo del Mela Gianni Pino e Carmelo Capone:

“Egregi candidati a Sindaco di San Filippo del Mela, come sapete la questione ambientale (ed in particolare l’inquinamento industriale) è uno dei fattori di maggior impatto sulla vita e la salute dei cittadini del comune che vi candidate ad amministrare e più in generale di tutto il comprensorio della valle del Mela.

Alcune misure legislative varate lo scorso anno (vedi cosiddetto “Decreto Ucraina”) stanno ritardando il processo di riconversione a metano della odierna Centrale termoelettrica ad olio combustibile, massimizzandone le emissioni. Si tratta di un problema serio per la valle del Mela, che però sfugge al controllo diretto delle amministrazioni locali.

In merito invece alla Raffineria di Milazzo, l’altra principale fonte inquinante della zona, l’amministrazione comunale uscente ha compiuto importanti atti concreti nella direzione giusta, ma è necessario continuare a percorrere la strada intrapresa per riuscire ad ottenere una concreta riduzione dell’inquinamento, coniugando salute e lavoro.

Come sapete, il principale strumento in mano ai Sindaci per conseguire una riduzione dell’inquinamento industriale a tutela della salute dei cittadini consiste nelle cosiddette “prescrizioni sanitarie”, ovvero le prescrizioni ex artt. 216 e 217 del T.U.L.S.

L’attuale Autorizzazione Integrata Ambientale della Raffineria di Milazzo risulta priva di tali prescrizioni, sebbene per ben due volte (nel 2018 e nel 2021) siano state correttamente acquisite nel corso della procedura autorizzativa. 

Sulla questione risultano pendenti diversi ricorsi al TAR Catania, al CGA (di cui si attende una imminente decisione) ed al TAR Lazio (quest’ultimo proposto proprio dal Comune di San Filippo del Mela).

A tal riguardo il Comitato dei cittadini contro l’inquinamento nella valle del Mela Vi chiede di rispondere ai seguenti quesiti:

1) Qualora venisse eletto, esprimerebbe nuovamente “prescrizioni sanitarie” analoghe a quelle finora già individuate in caso di vittoria di uno dei suddetti ricorsi o comunque in caso di riesame dell’A.I.A. della Raffineria di Milazzo?

2)  Qualora venisse eletto, farebbe il possibile per ottenere una sollecita trattazione del ricorso del Comune di San Filippo del Mela da parte del TAR Lazio?

Inoltre, consapevoli che negli ultimi anni i risultati migliori in campo ambientale sono stati ottenuti allorquando si è realizzata una proficua collaborazione tra le amministrazioni comunali e le associazioni competenti in materia, Vi chiediamo di rispondere al seguente ulteriore quesito:

3) Qualora venisse eletto, è disposto a rinnovare e rafforzare tale collaborazione? 

I seguenti sono invece i quesiti posti ai candidati a Sindaco di Pace del Mela Danilo Pagano, Mario La Malfa e Angela Bianchetti:

“Egregi candidati a Sindaco di Pace del Mela, come sapete la questione ambientale (ed in particolare l’inquinamento industriale) è uno dei fattori di maggior impatto sulla vita e la salute dei cittadini del comune che vi candidate ad amministrare e più in generale di tutto il comprensorio della valle del Mela.

Dopo la vittoria contro lo scellerato progetto di un mega-inceneritore, associazioni ed amministrazioni locali hanno ingaggiato una strenua battaglia legale mirata e ridurre le emissioni della Raffineria di Milazzo, che può essere considerata la principale fonte inquinante della zona. A tal riguardo l’amministrazione comunale uscente non si è sottratta, partecipando ai vari ricorsi tutt’ora pendenti al TAR di Catania ed al CGA (di cui si attende una imminente decisione).

Tuttavia la battaglia contro l’inquinamento nella valle del Mela non può ovviamente permettere che, nel frattempo, vengano realizzati nuovi impianti inquinanti, che inevitabilmente determinerebbero un incremento del carico inquinante complessivo che grava sul territorio. 

Va infatti ribadito un punto fermo già reclamato ai tempi della storica lotta contro l’inceneritore: l’inquinamento nella valle del Mela va ridotto, non aumentato, e quindi nessun nuovo impianto inquinante è accettabile.

Proprio di recente è stata autorizzata la realizzazione di un nuovo impianto inquinante, nello specifico una Centrale termoelettrica di tipo “peaker”, nel territorio del Comune di Pace del Mela. Sorprendentemente tale autorizzazione ha ottenuto il beneplacito del Sindaco uscente.

Per fortuna la lotta del territorio contro quest’altra minaccia, avanzata in questo caso dalla “Duferco Sviluppo S.p.A.”, non si è fatta attendere. 

Già l’anno scorso l’Autorizzazione di tale impianto è stata annullata dal TAR Catania, a seguito del ricorso di alcuni cittadini pacesi.
Dopo tale annullamento è stato riemesso un nuovo provvedimento autorizzatorio da parte della Regione, che ancora una volta ha incassato il parere positivo del Sindaco uscente.Attualmente sono pendenti al TAR Catania altri due ricorsi 

(uno proposto da alcuni cittadini, con l’intervento ad adiuvandum dell’ARCI provinciale, e l’altro dall’Associazione T.S.C.) contro la nuova autorizzazione. 

Dobbiamo purtroppo segnalare che nell’ambito di tale giudizio è stato proprio il Comune di Pace del Mela, assieme alla Duferco, a difendere a spada tratta l’autorizzazione del nuovo impianto inquinante.La decisione del TAR è attesa per il mese prossimo.

A tal riguardo il Comitato dei cittadini contro l’inquinamento nella valle del Mela Vi chiede di rispondere ai seguenti quesiti:

1) Qualora venisse eletto,  in caso di vittoria dei suddetti ricorsi, tornerebbe ad avallare nuovamente l’autorizzazione del nuovo impianto inquinante della Duferco, oppure farebbe in modo di ostacolarla? 

2) Qualora venisse eletto,  in caso di vittoria dei suddetti ricorsi, proporrebbe ricorso al CGA per cercare di ribaltare la decisione del TAR e permettere alla Duferco l’entrata in funzione del nuovo impianto inquinante?

3) Qualora venisse eletto, in caso di una decisione del TAR del tutto o in parte favorevole alla Duferco, si costituirebbe in giudizio contro l’eventuale appello al CGA dei ricorrenti?

In secondo luogo, consapevoli che negli ultimi anni i risultati migliori in campo ambientale sono stati ottenuti allorquando si è realizzata una proficua collaborazione tra le amministrazioni comunali e le associazioni competenti in materia, Vi chiediamo di rispondere al seguente ulteriore quesito:

4) Qualora venisse eletto, è disposto a riprendere e rinnovare tale collaborazione? 

Il termine per rispondere scade martedì 23. Nei giorni successivi pubblicheremo le risposte dei candidati (o anche le mancate risposte, spesso più eloquenti delle risposte stesse!)

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