La Regione autorizza una nuova centrale termoelettrica a Pace del Mela

L’Assessore regionale all’ambiente Elena Pagana ha firmato una nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) per la centrale termoelettrica “peaker” che la Duferco intende realizzare a Pace del Mela.
Un atto incurante del grave inquinamento presente nella valle del Mela e dell’impatto cumulativo che il nuovo impianto provocherebbe.

Proprio due settimane fa abbiamo inviato all’Assessore una dettagliata e circostanziata nota tecnica in cui abbiamo evidenziato i vizi di legittimità della procedura di autorizzazione, diffidandolo dall’aggravare ulteriormente l’inquinamento nella valle del Mela, già a livelli pericolosi.
Evidentemente l’interesse dell’industria è stato ritenuto più importante della salute dei cittadini.

Dopo il via libera del Ministero dell’Ambiente nel 2020, che non ha voluto sottoporre il progetto a Valutazione di Impatto Ambientale, la Regione ha rilasciato una prima autorizzazione nel 2021.
A seguito del ricorso di alcuni cittadini che avevano aderito al nostro appello, la prima autorizzazione è stata annullata dal TAR.

Tuttavia adesso la Regione, su richiesta della Duferco, ha rilasciato una nuova autorizzazione che riproduce in gran parte i vizi della prima.
In particolare non è stato correttamente valutato l’impatto cumulativo del nuovo impianto con l’elevato inquinamento già esistente.

Le emissioni del nuovo impianto sarebbero tutt’altro che trascurabili: ad esempio è stata autorizzata l’emissione di 68 tonnellate l’anno di ossidi di azoto (NOx), senza considerare le emissioni aggiuntive che si produrrebbero ad ogni ciclo di spegnimento e riavvio dell’impianto. Trattandosi di un impianto “peaker” tali cicli potrebbero essere molto frequenti, cosicchè le emissioni complessive effettive potrebbero essere molto maggiori.

Ovviamente non è il momento di arrendersi.

Abbiamo combattuto e sconfitto l’inceneritore del Mela proprio per mantenere un punto fermo: nella valle del Mela non è possibile aggiungere nessun altro impianto inquinante, con bruciatori e ciminiere, ma bisogna semmai ridurre l’inquinamento.

Per vincere quest’altra importante battaglia la strada obbligata adesso è un altro ricorso al TAR.
Ma abbiamo bisogno della vostra adesione: CONTATTATECI per maggiori info.

NB: L’adesione al ricorso è totalmente gratuita per i cittadini con reddito inferiore a 11.700€

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