Perchè Musumeci non firma il Piano paesaggistico? Vuole affossare l’unica speranza di salvezza di questo territorio? Solleviamoci, non dobbiamo permetterglielo!

Dal 27 ottobre buona parte della provincia di Messina perderà il piano paesaggistico, ovvero le norme a salvaguardia del proprio prezioso patrimonio paesaggistico: via libera quindi agli speculatori che potranno cementificare, deturpare, stravolgere il territorio, sventrare le montagne, realizzare ecomostri ed impianti inquinanti.

Con il piano paesaggistico verrà persa anche la speranza di risanare e riconvertire l’area più degradata, caratterizzata dalle grosse industrie della valle del Mela, che rappresentano un pugno nell’occhio sull’incantevole golfo di Milazzo, oltre che un pugno nei polmoni dei suoi abitanti.

Verrà persa la speranza di uno sviluppo diverso, basato sulla valorizzazione delle enormi potenzialità del territorio, anzichè sulla loro amputazione e sul degrado.

Sarebbe un vero peccato, anche perchè i cittadini, rompendo finalmente quel fatalismo di cui i siciliani sono spesso vittima, hanno cominciato a credere nella possibilità del cambiamento. Ad esempio la strenua battaglia del territorio contro il mega-inceneritore del Mela, culminata nell’imponente manifestazione del 30 gennaio 2018 a Milazzo (la  cosiddetta manifestazione dei “10 mila cuori”), è uscita vittoriosa proprio grazie al piano paesaggistico.

musuNon possiamo permettere che questo straordinario strumento di tutela e speranza venga perso così, per il “capriccio” del Presidente Musumeci, che all’ultimo minuto pare non voler firmare il decreto preparato per mesi dai suoi stessi uffici della Regione. Dobbiamo tornare a sollevarci, a pretendere rispetto per questo martoriato territorio.

Questo è, in sintesi, quello che è successo. Il 30 aprile scorso alcune sentenze del TAR Catania, pronunciandosi su ricorsi presentati da imprese edili operanti nella zona di Brolo, hanno riconosciuto un vizio formale nell’adozione del Piano Paesaggistico, dando 180 giorni alla Regione per correggerlo.

E’ partito da subito lo sciacallaggio di chi intendeva approfittare della situazione per affossare il Piano. Ad uscire “allo scoperto” in tal senso (ma chissà quanti hanno invece fatto pressioni in gran segreto) sono stati il Sindaco di Brolo Pippo Laccoto ed il suo collega di partito (PD) On. De Domenico, che hanno invocato modifiche al Piano. Modifiche impossibili da fare in questa fase, se non buttando a mare tutto il Piano.

Dopo la nostra pronta reazione, da cui peraltro è nata una polemica con lo stesso On. De Domenico, è intervenuto l’On. Antonio Catalfamo (FdI), che il 20 maggio ci ha rassicurato dichiarando “Chiederemo al Presidente Musumeci di ratificare, secondo quanto richiesto dal Tar di Catania, il Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 così com’è, in modo da evitare speculazioni tramite modifiche improprie.”[1]

Sono seguiti mesi di “silenzio”, in cui il Dipartimento beni culturali della Regione, confrontandosi anche con l’Avvocatura dello Stato, ha lavorato per mettere a punto quel decreto che avrebbe dovuto salvare il Piano Paesaggistico. A fine settembre il decreto era pronto ed è stato inviato al Presidente Musumeci (facente funzioni di Assessore ai beni culturali, dopo la scomparsa del compianto Assessore Tusa) per la firma finale.

A questo punto il colpo di scena: pare che il Presidente Musumeci non voglia firmare il decreto preparato dai suoi stessi uffici. Scoppia ovviamente la polemica. Accanto ai comitati territoriali si schierano anche Legambiente Sicilia e Italia Nostra. catalfamo ritE’ a questo punto che l’On. Catalfamo “getta la maschera”. Invece di sollecitare il Presidente a firmare il Piano, come aveva promesso di fare 5 mesi fa, se la prende con non meglio precisati “ambientalisti”, che a suo dire farebbero allarmismo.

Caro On. Catalfamo, quanto vale la sua parola? Dov’è finita la sua richiesta “al Presidente Musumeci di ratificare, secondo quanto richiesto dal Tar di Catania, il Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 così com’è, in modo da evitare speculazioni tramite modifiche improprie”?

Dopo le varie polemiche alla fine anche il Presidente Musumeci è uscito allo scoperto, con un comunicato tutt’altro che rassicurante, in cui annuncia di “volersela pensare” fino al 27 ottobre. Nel frattempo vorrebbe sentire il parere dei Sindaci siciliani su come eventualmente rifare tutti i piani paesaggistici siciliani (!). Insomma il rischio che alla fine sia tutto da rifare è molto concreto. Così facendo dovremmo attendere anni per poi avere, nella migliore delle ipotesi, un piano del tutto diverso da quello attuale. Nel frattempo il territorio resterà privo di alcuna salvaguardia ed il lungo lavoro che ha prodotto l’attuale piano paesaggistico verrà buttato a mare.

Insomma per favorire alcuni interessi particolari si rischia di far sparire d’un colpo l’unica speranza di salvezza di questo martoriato territorio. Non dobbiamo permetterlo! E’ tornato il momento di far sentire con decisione la nostra voce. La valle del Mela saprà nuovamente farsi valere.

[1] http://www.tempostretto.it/news/valle-del-mela-catalfamo-su-piano-paesaggistico-chiederemo-approvazione.html#dP3SHFc7JYX6uIFk.99

 

 

 

 

 

 

 

 

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