Dopo la sentenza del TAR Catania che ha dato 180 giorni di tempo alla Regione per convalidare il Piano Paesaggistico dell’ambito 9 (erroneamente adottato dal Dirigente generale anzichè dal competente Assessore) [1], comincia ad uscire allo scoperto chi vorrebbe approfittare dell’occasione per stravolgerlo, facendo venire meno la tutela e la valorizzazione del nostro territorio.
Uno stravolgimento che andrebbe a tutto vantaggio di chi, come le grosse industrie, di questo territorio si è sempre fatto beffa, arrivando a proporre anche un mega-inceneritore nella valle del Mela, bloccato dalla lotta dei cittadini e dal Piano Paesaggistico stesso.
Il primo ad esprimere soddisfazione per la sentenza è stato Giuseppe Laccoto (PD), che ha auspicato una revisione dei vincoli previsti dal Piano per il Comune di Brolo, di cui è da poco Sindaco [2].
Ad incombere sul Piano è anche l’On. De Domenico, il deputato regionale del PD che negli ultimi giorni ha presentato all’ARS un’interrogazione per chiedere al Presidente Musumeci se non ritenga opportuno rivedere il Piano Paesaggistico. Una richiesta avanzata con la scusa che il Piano condizionerebbe “in maniera significativa lo sviluppo economico” con “inutili vincoli burocratici” [3].
Quali sarebbero, On. De Domenico, questi inutili vincoli burocratici? Forse quelli che impediscono la realizzazione dell’odiato mega-inceneritore di A2A? O forse quelli che prevedono che raffineria e centrale termoelettrica lascino gradualmente il posto ad attività produttive più compatibili con le vocazioni del territorio e con migliori ricadute economiche?
Oltretutto, per poter ratificare il Piano entro 180 giorni, come disposto dalla sentenza del TAR Catania, è necessario che i contenuti del Piano non vengano messi in discussione. Infatti qualsiasi modifica dei contenuti richiederebbe il rifacimento (totale o parziale) dell’iter, iniziato quasi 15 anni fa, che ha portato prima all’adozione (nel 2009) e poi all’approvazione (nel 2016) del Piano Paesaggistico.
Chi chiede di modificare il Piano vorrebbe quindi farci tornare indietro di 15 anni, a tutto vantaggio degli speculatori e delle grosse industrie.
NON DOBBIAMO PERMETTERGLIELO!
Presidente Musumeci, è necessario procedere celermente alla convalida/ratifica dello stesso Piano Paesaggistico approvato nel 2016, senza dare ascolto a chi, con la scusa di qualche insulsa modifica, vorrebbe azzerare tutto.
Note:
Bisognerebbe chiudere immediatamente quei due grandi cancri ( Enel e raffineria) che in tanti anni hanno dato solo problemi e nessun beneficio aprire un aeroporto tramutano la magnifica zona da ghetto industriale a meraviglia turistica facendo rinascere la conca d’oro che ormai tutti hanno dimenticato con un territorio così vario e con delle coste come queste saremmo invasi dai turisti e quindi opportunità per tutti.
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