Il gruppo consiliare “Sicilia Futura” di Milazzo non vuole che il Comune intervenga a fianco dei cittadini nel processo contro la Raffineria [1]. Ad essere degne di nota sono soprattutto le argomentazioni ridicole addotte dai consiglieri per giustificare tale posizione.
Secondo questi consiglieri “ad oggi nessuno studio epidemiologico sanitario afferma che c’è una emergenza sanitaria nella valle del Mela”. Le cose sono due: o i consiglieri di “Sicilia Futura” sono in malafede o non hanno letto bene, ammesso che li abbiano letti, i più recenti studi sanitari sulla valle del Mela.
Giusto a titolo esemplificativo, citiamo testualmente l’ultimo studio epidemiologico dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale (DASOE), pubblicato solo tre mesi fa: “la prevalenza di casi segnalati al sistema di sorveglianza regionale malformazioni” è “particolarmente elevata, e superiore alla media regionale, nel sito di Gela ed in quello di Milazzo” [2]. Inoltre “l’osservazione di un incremento del numero di nati con malformazioni congenite è ritenuto un segnale di allarme sanitario per le comunità prossime ad aree industriali a elevato rischio di crisi ambientale” [3].
In altre parole per il DASOE c’è un allarme sanitario a Milazzo e nella valle del Mela, contrariamente a quanto ritenuto dai consiglieri “negazionisti” di Sicilia Futura.
Ad ogni modo, su una cosa concordiamo con loro, ovvero sul fatto che la politica ha innanzitutto il compito di trovare soluzioni al problema dell’inquinamento. Soluzioni che evidentemente devono comportare una riduzione dell’inquinamento e quindi limiti più restrittivi alle emissioni. Proprio per questo la legge prevede che i Sindaci debbano esprimere, sulle industrie che si trovano nel territorio del proprio comune, le opportune prescrizioni a tutela della salute pubblica: proprio quelle prescrizioni che sono state illegittimamente eliminate dalla recente autorizzazione della Raffineria (A.I.A.), in virtù dell’ accordo del Sindaco di Milazzo con la Raffineria di Marzo, motivo per il quale vari Comuni della valle del Mela hanno presentato un importantissimo ricorso che verrà prossimamente discusso al TAR Catania.
Se davvero i consiglieri comunali di “Sicilia Futura” volessero trovare una soluzione al problema dell’inquinamento, invece di negare l’evidenza dovrebbero sollecitare il Sindaco a chiedere un nuovo riesame dell’autorizzazione della Raffineria, al fine di inserirvi quelle prescrizioni a tutela della salute pubblica che sono state accantonate a Marzo.
Note:
[1] Sicilia Futura contro la costituzione di parte civile nel processo alla Ram, Oggimilazzo
[2] Rapporto 2017 del DASOE sui siti SIN, Cap. 6 , pag. 72
[3] idem, pag. 73