Una splendida giornata, piena di partecipazione come mai si era vista a Milazzo e nella Valle del Mela. E’ il segno che questo territorio si è svegliato e comincia a farsi valere, che questa altre battaglie analoghe si possono vincere, che la politica e le istituzioni devono stare attente, perchè ci avranno sempre col fiato sul collo affinchè intraprendano finalmente gli atti concreti che abbiamo chiesto.
E’ ormai chiaro che un futuro diverso per questo territorio, che abbandoni definitivamente lo sviluppo dell’industria pesante per guardare al turismo, alla pesca, all’agricoltura di qualità e ad attività produttive sostenibili ed ecocompatibili.
In un territorio come il nostro, dove sono già presenti gravi rischi sanitari potenzialmente legati all’industria, l’inquinamento deve essere ridotto e bisogna avviare le bonifiche che aspettiamo dal 2006, anno in cui è stato istituito il Sito di Interesse Nazionale per le bonifiche. In nessun caso è accettabile l’introduzione di altre pericolose sostanze inquinanti come le diossine.
Adesso la lotta continua, urge un incontro dei Sindaci con Gentiloni, per fargli capire da che parte sta la volontà popolare e i vari motivi per cui questo eco-mostro, che qui nessuno vuole, non può e non deve essere autorizzato. Non si escludono ovviamente azioni di protesta davanti Palazzo Chigi.
Dal Presidente della Regione pretendiamo che faccia propria questa battaglia.
Dobbiamo sincerarci anche che un’eventuale richiesta di concessione edilizia venga respinta dal competente ufficio del Comune di S.Filippo del Mela, in quanto l’inceneritore è chiaramente vietato dal Piano Paesaggistico dell’Ambito 9.
Dobbiamo pretendere che il Piano Paesaggistico venga difeso dai numerosi ricorsi e che venga al più presto applicato e recepito nei vari Piani regolatori, in primo luogo dall’IRSAP (l’ente regionale che gestisce le aree industriali).
Senza dimenticare ovviamente le bonifiche di cui la Valle del Mela ha bisogno e che aspettiamo da anni.
Un grazie particolare alle delegazioni provenienti da ogni parte della Sicilia e anche d’Italia (come le Mamme No Inceneritore di Firenze).