L’inceneritore del Mela ormai è come un appestato: la gente non lo vuole, le amministrazioni comunali votano delibere di contrarierà, ai referendum consultivi i NO vincono con il 96-99% dei voti, associazioni, comuni e persino l’Ordine dei Medici inviano centina e centinaia di pagine di osservazioni contro questo folle progetto, la Soprintendenza ed il Ministero dei Beni Culturali hanno già espresso parere negativo sulla base del Piano Paesaggistico d’Ambito 9.
Cosa ci si aspetterebbe a questo punto da un’azienda con un minimo di responsabilità e lungimiranza? Prendere atto che il proprio progetto è un corpo estraneo rigettato dalla comunità e sostituirlo con un altro più adatto alle esigenze del territorio, magari prendendo in considerazione ad esempio le nostre proposte alternative.
Invece no, A2A non rinuncia al mega-inceneritore e il 23 Febbraio ha depositato ricorso al TAR del Lazio contro il parere negativo del Ministero dei Beni Culturali.
La morale è che, considerati gli enormi interessi in campo e la determinazione nel perseguirli, non possiamo certo dormire sonni tranquilli.
Ma se la gente dimostrerà che stavolta non è disposta a subire ogni porcata in silenzio, non riusciranno a fregarci.
Per pretendere il rispetto della volontà popolare e sventare eventuali foschi piani orditi alle nostre spalle è necessario adesso scendere in piazza ancora una volta, partecipando alla
MANIFESTAZIONE CONTRO L’INCENERITORE
che si svolgerà Domenica 13 Marzo alle ore 15 a Milazzo, con partenza da Piazza San Papino.
Siamo sulla strada giusta, non bisogna mollare se non fino alla vittoria finale.