Alla fine Davide ha vinto contro Golia! . Il “Decreto inceneritori” di Renzi, che l’attuale governo non ha voluto abrogare, è stato annullato dal TAR Lazio grazie ad un ricorso di varie associazioni (con il nostro importante contributo).
Sono invece usciti sconfitti la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’Ambiente, che fino all’ultimo hanno difeso il decreto.
Clicca qui per leggere la sentenza:
Il decreto (anche chiamato Piano inceneritori) prevedeva la realizzazione di 8 nuovi inceneritori, di cui 2 in Sicilia. Venne promulgato in fretta e furia il 10 agosto 2016, senza esperire la Valutazione Ambientale prevista dalla legge. Conteneva calcoli palesemente errati al solo fine di gonfiare il fabbisogno di incenerimento (a discapito del riciclaggio) e giustificare così la realizzazione di 8 inceneritori.
Anche se il decreto non specificava l’ubicazione precisa degli inceneritori, esso venne utilizzato dal Ministero dell’Ambiente come scusa per avallare l’inceneritore del Mela (poi per fortuna bloccato).
Nel 2018, con l’arrivo al governo di una forza politica (il M5S), che ha sempre fatto della lotta agli inceneritori un suo cavallo di battaglia, si sperava che il decreto inceneritori venisse abrogato. In effetti il Ministro dell’Ambiente Costa, a pochi mesi dal suo insediamento, espresse l’intenzione di abrogarlo o modificarlo. Tuttavia poi, inspiegabilmente, non se ne fece più nulla ed il decreto è rimasto vigente fino alla odierna Sentenza.
Tant’è vero che, in ottemperanza al decreto inceneritori, nel 2019 il Ministero dell’Ambiente pretese dalla Regione Siciliana l’inserimento di 2 inceneritori nel Piano regionale dei rifiuti. Abbiamo quindi chiesto alla Sen. Floridia, esponente locale del M5S, di farsi carico dell’abrogazione del decreto inceneritori, senza però ottenere alcun riscontro positivo. Questo ci ha spinto a caldeggiare l’intervento dell’Associazione Rifiuti Zero Sicilia nel ricorso contro il decreto già pendente al TAR Lazio, intervento a cui ha dato un importante contributo tecnico il Presidente del nostro Comitato Davide Fidone.
Leggi anche:
C’è quindi voluto un ricorso delle associazioni per annullare un decreto che la politica – sebbene a parole contraria agli inceneritori – non ha voluto abrogare.
Vanno ringraziati in particolare il “Movimento Legge Rifiuti Zero” di Massimo Piras, che ha presentato il ricorso originario nel 2016, e tutte le altre associazioni intervenienti, tra cui, per la Sicilia, l’Associazione Rifiuti Zero Sicilia, con la partecipazione del nostro Comitato tramite il suo Presidente.
Si tratta quindi di una pura vittoria delle associazioni non solo contro la lobby degli inceneritori, ma anche contro TUTTI gli schieramenti politici:
- la compagine governativa dell’epoca (guidata da Renzi), che ha promulgato il decreto;
- la compagine governativa odierna, che non ha voluto abrogare il decreto;
- la compagine politica di opposizione, guidata da un esponente, Matteo Salvini, che vorrebbe addirittura un inceneritore per ogni provincia.
Quei famosi “fatti” che dovrebbe compiere la politica, in questo caso sono stati invece compiuti da noi associazioni.
E’ paradossale che alcuni esponenti facenti riferimento all’attuale maggioranza di governo (Giampiero Trizzino e la stessa Sen. Floridia) ieri abbiano esultato su facebook alla notizia della sentenza [1], come se si trattasse di una loro vittoria e non piuttosto di una sconfitta del governo cui fanno riferimento.
Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela
Note:
[1] https://www.facebook.com/giampiero.trizzino/photos/a.226174164184102/2064843336983833
https://www.facebook.com/floridiabarbara/posts/639528643412688