I Sindaci Pino e Formica varano prescrizioni sanitarie per abbattere l’inquinamento: “la tutela dei cittadini al primo posto”

“I cittadini della valle del Mela non devono più essere esposti a rischi ingiustificati per la propria salute e i loro figli. Per questo nel nuovo riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale della Raffineria di Milazzo esprimeremo, com’è nostro compito secondo quanto previsto dalla legge[1], le prescrizioni sanitarie necessarie per tutelare la salute pubblica, in modo tale da ridurre seriamente le emissioni inquinanti“.

Ci sarebbe piaciuto dirvi che sono queste sono le reali intenzioni dei Sindaci di Milazzo e San Filippo del Mela, ma purtroppo per il momento è solo un pesce d’aprile.

In effetti a sentir loro la salute dei cittadini gli sta a cuore. Soprattutto quando si tratta di applaudire o auspicare le iniziative altrui. Iniziative senz’altro meritorie, come il DDL dell’On. Calderone volto ad inasprire le sanzioni in caso di violazioni ambientali, ma che da sole non porteranno certo ad una netta riduzione dell’inquinamento.

Perchè per ridurre l’inquinamento bisogna innanzitutto intervenire sui limiti emissivi nelle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA), riducendoli laddove esistenti e introducendone di nuovi laddove inesistenti (come ad esempio sulle emissioni responsabili delle puzze asfissianti che spesso ammorbano il comprensorio).

Un lavoro che l’anno scorso era stato fatto sulla Raffineria, l’impianto industriale di maggior impatto nella valle del Mela. Il Sindaco di Milazzo Formica e l’allora Commissario di San Filippo del Mela Biancuzzo avevano seriamente preso le difese della salute dei cittadini, esprimendo le famose prescrizioni sanitarie supportate da un’ampia ed esauriente istruttoria.

Tuttavia, nella Conferenza dei servizi finale hanno ritirato tutto, preferendo tradire i cittadini per accordarsi con la Raffineria. La salute dei cittadini è passato così in secondo piano: al primo posto sono stati messi ancora una volta i profitti dell’industria. Non, si badi bene, i posti di lavoro, ma solo i profitti della S.p.A.: infatti le prescrizioni sanitarie avrebbero richiesto notevoli investimenti per rendere più salubri gli impianti, e quindi più posti di lavoro.

Oggi abbiamo la fortuna di trovarci di fronte ad un nuovo riesame dell’AIA della Raffineria. I Sindaci di Milazzo e San Filippo del Mela sono nuovamente chiamati ad adempiere al proprio dovere di tutelare la salute dei cittadini esprimendo le necessarie prescrizioni sanitarie. Ma anche stavolta vari segnali indicano che le loro intenzioni non vanno in tal senso.

Soprattutto nel caso del Sindaco Formica, che ancora oggi pretende di difendere il ritiro delle prescrizioni dello scorso anno, inventandosi di averle solo “rimandate” (a quando??) per dare il tempo al Ministero della Salute di fare la necessaria istruttoria. Caro Sindaco, l’istruttoria sanitaria è per legge compito dei Sindaci, che sono massime autorità sanitarie locali, e nella fattispecie era già stata fatta. Anche perchè, senza istruttoria sanitaria, l’autorizzazione non poteva essere rilasciata: per legge l’istruttoria va fatta prima, non dopo, il rilascio dell’autorizzazione. Il paradosso consiste nel fatto che, sebbene l’istruttoria fosse stata fatta (soprattutto dall’esperto in medicina ambientale nominato dal Commissario di San Filippo del Mela), alla fine è stata disattesa con la vostra ingiustificabile rinuncia alle prescrizioni sanitarie.

Quanto al Sindaco Pino, che pochi giorni prima di vincere le elezioni ha promesso di far diventare realtà le prescrizioni sanitarie, oggi pare cercare di evitare l’argomento.

Per non parlare della promessa – completamente tradita – di avviare una proficua collaborazione con le associazioni che negli ultimi anni si sono dimostrate più capaci di fornire competenze e dedizione alla causa della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.

O della promessa – anch’essa tradita – di recepire il Piano Paesaggistico (incluse le previsioni sulla progressiva eliminazione dei grossi impianti industriali) nel Piano regolatore generale del Comune.

Gia’ ce li immaginiamo i due Sindaci ribattere che non ci sono dati sufficienti, che c’e’ bisogno di nuovi studi (finanziati dalla RAM), di nuove centraline, ecc…

Probabilmente ai due Sindaci sfugge (sebbene siano tenuti a saperlo in qualità di massime autorità sanitarie) che nella valle del Mela sono in eccesso tutte le “patologie sentinella” specifiche per le raffinerie. Le “patologie sentinella” sono quelle per le quali nella letteratura scientifica internazionale emerge un’associazione plausibile con la presenza di raffinerie, come appurato nel Progetto Sentieri dell’Istituto Superiore di Sanita’. Le patologie in questione sono: tumore al polmone, malattie respiratorie, malattie polmonari acute, asma, malformazioni congenite, mortalità entro un anno di vita per condizioni morbose perinatali [2].

Guarda caso tutti questi indici risultano in eccesso nella valle del Mela, come si evince dagli ultimi studi Sentieri e del Dipartimento epidemiologico regionale [3]. Per di più, non esistono altre ipotesi più probabili di quella secondo cui tali eccessi siano legati alla presenza della Raffineria.

Cari Sindaci, non sarebbe allora il caso di prescrivere finalmente una significativa riduzione delle emissioni nell’AIA della Raffineria di Milazzo?

Note:

[1] Art. 29quater, comma 6, del Codice dell’ambiente

[2] Si veda la tab. 5 (pag. 22-23) del Progetto Sentieri: valutazione dell’evidenza epidemiologica dell’associazione tra specifiche cause di morte e fonti di esposizioni ambientali nei SIN

https://www.researchgate.net/publication/295816494_SENTIERI_Project_Mortality_study_of_residents_in_Italian_polluted_sites_Evaluation_of_the_epidemiological_evidence

[3] Per i dettagli si rimanda alla recente relazione tecnica STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE DELLA VALLE DEL MELA IN RELAZIONE ALLE POSSIBILI CAUSE     scaricabile sul portale del Comune di Pace del Mela:

https://comune.pacedelmela.me.it/servizi/ambiente-e-territorio/

 

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