Riesame autorizzazione RAM: una notevole riduzione dell’inquinamento si può e si deve imporre, ma le amministrazioni da che parte stanno?

Cosa riserverà il futuro per l’ambiente del nostro territorio? L’inquinamento (con tutti i relativi rischi per la salute) aumenterà o diminuirà?

A deciderlo sono due procedure attualmente in corso al Ministero dell’Ambiente.

Una è ovviamente la VIA (Valutazione Impatto Ambientale) sull’odiato inceneritore del Mela di A2A, contro cui stiamo lottando da oltre 2 anni.

L’altra riguarda invece la Raffineria, la cui autorizzazione all’esercizio (AIA) è da oltre un anno sottoposta a riesame. In questa procedura si decide in pratica quanto la Raffineria sarà autorizzata ad inquinare nei prossimi anni.

Oggi esistono le tecnologie per ridurre drasticamente le emissioni della Raffineria.

Una drastica riduzione delle emissioni dovrebbe essere imposta innanzitutto per esigenze di salute pubblica. Specie dopo che studi dell’Università di Messina hanno rilevato un’incidenza di acromegalia (una patologia endocrina di origine tumorale) piu’ che doppia nel comprensorio del Mela rispetto al resto della Provincia, ipotizzando il probabile ruolo degli idrocarburi aromatici.

Le campagne di monitoraggio ARPA in effetti hanno spesso riscontrato elevate concentrazioni di idrocarburi non metanici nell’aria del comprensorio a seguito delle segnalazioni di odori molesti che spesso si sentono provenire dalla zona industriale, chiarendo anche che provengono verosimilmente proprio dalla Raffineria.

L’applicazione del principio di precauzione richiederebbe dunque l’adozione di tutte le misure possibili per ridurre al minimo le emissioni della Raffineria. Misure che oggi esistono e sono perfettamente applicabili, eppure la loro prescrizione da parte del Ministero non è affatto scontata. Anzi, appare piuttosto improbabile se le altre amministrazioni coinvolte nella procedura (Comuni di Milazzo e San Filippo del Mela, Città Metropolitana, Regione) staranno in silenzio.

Dal canto nostro, le stesse finalità per cui ci battiamo contro il progetto del mega-inceneritore del Mela ci hanno indotto ad intervenire anche nella procedura che coinvolge la Raffineria, inviando, congiuntamente all’associazione ADASC, osservazioni volte a chiedere principalmente:

  • L’adozione di tutte le tecnologie possibili capaci di ridurre le emissioni, con conseguente drastica restrizione dei limiti emissivi;
  • Misure capaci di abbattere e monitorare le emissioni odorigene;
  • La progressiva riduzione della capacità di petrolio da trattare;
  • L’applicazione di quanto previsto dal Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 da poco approvato in merito alla progressiva eliminazione degli impianti;
  • La verifica del rischio di incidente rilevante in riguardo soprattutto ai serbatoi più vicini alle abitazioni.

Insomma una vera e propria rivoluzione, ma soprattutto una rivoluzione possibile.

Un’occasione da non perdere per rendere più vivibile e salubre il nostro territorio. Ma anche per creare occupazione, visto che la prescrizione delle  tecnologie capaci di ridurre al minimo le emissioni richiederebbe forti investimenti da parte della RAM.

Chissà cosa ne pensano al riguardo i sindacati locali, troppo spesso schierati su posizioni “filo-padronali” quando si tratta di grosse industrie.

Chiediamo ai Comuni di Milazzo e San Filippo del Mela, alla Città Metropolitana di Messina ed alla Regione Siciliana di assumere al più presto una posizione ufficiale in merito a tali osservazioni, sia di fronte ai cittadini, che in seno alla procedura in corso.

 

E’ possibile scaricare le osservazioni e la restante documentazione della procedura al seguente link:

http://aia.minambiente.it/DomandeAIADocumenti.aspx?id=1057

 

 

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