Nel totale silenzio generale, il 12 Gennaio scorso è stata avviata la procedura di Verifica di Assoggettabilità a VAS relativa al Piano per la realizzazione degli inceneritori in Sicilia.
Mentre diverse regioni (Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Campania, Lombardia, ecc…), alcune anche targate PD, hanno alzato le barricate contro il Piano inceneritori del governo, la Regione Siciliana ha subito seguito le direttive governative, predisponendo un proprio Piano Regionale finalizzato alla realizzazione di 6 inceneritori, di cui uno previsto anche in provincia di Messina (sebbene distinto da quello finora proposto da A2A), per un totale di 700 mila tonnellate l’anno di rifiuti da bruciare in tutta la regione.
Tra tutte le regioni, la Sicilia è quella più pesantemente colpita dal Piano inceneritori del governo: un Piano che presenta vari profili di illegittimità e contro il quale sono pendenti diversi ricorsi al Tar Lazio.
Il Piano dei 6 inceneritori della Regione stravolge completamente il vigente Piano Regionale dei rifiuti (PRGR), aggiornato solo un anno fa e mai applicato, ed è, al pari del Piano del governo, completamente incompatibile con la “Gerarchia dei rifiuti” prevista dalle normative comunitarie e nazionali.
Sono due le differenze più lampanti del “nuovo” Piano rispetto al PRGR del 2012 ed al suo “Adeguamento” del Gennaio 2016 (ancora formalmente vigenti ma mai effettivamente applicati, chissà come mai):
- L’adeguamento del Gennaio 2016 del vecchio PRGR dà priorità, nel trattamento dei rifiuti indifferenziati, al recupero di materia (previo trattamento negli impianti TMB). Viceversa nel “nuovo” Piano scompare il recupero di materia della frazione secca dei rifiuti indifferenziati.
- Il PRGR del 2012 di fatto non prevede veri e propri inceneritori, mentre col Piano adesso proposto verrebbero bruciati anche rifiuti riciclabili.
Per quanto riguarda la provincia di Messina bisogna riconoscere che il Piano proposto dalla Regione è incompatibile con il mega-inceneritore di A2A, ma prevedere comunque un inceneritore da 80 mila tonnellate l’anno da ubicare in provincia (non è ancora chiaro il luogo esatto, visto che dovrebbe avere una distanza minima di 3 km dai centri abitati).
Da un punto di vista prettamente formale, c’è da dire che la procedura di Verifica di Assoggettabilità appena avviata è del tutto fuori luogo, in quanto la legge prevede (Art.6 del DLgs. 152/2006) che i Piani dei rifiuti vengano sottoposti direttamente a Valutazione Ambientale Strategica, senza una preliminare verifica di assoggettabilità.
Questi i link ove è possibile reperire la documentazione della Procedura in corso:
- Elenco delle VAS regionali in corso (cercare “vas r44bis” per trovare quella del Piano inceneritori):
http://si-vvi.artasicilia.eu/si-vvi/faces/jsp/public/navigatore.jsp?p=articolo12
- Istanza per l’avvio della procedura:
- Testo del Piano sottoposto a valutazione:
Per consultare il testo del Piano da questo link è necessaria una password che noi non conosciamo.
Il testo del Piano è pero consultabile anche nella delibera di “apprezzamento” del 3-ottobre-2016 della Giunta Regionale.