VIA LIBERA all’Inceneritore del Mela dalla Commissione ministeriale. Ora il NO dei candidati (ed in particolare del furuto presidente Musumeci) si tramuti in impegni concreti

Conclusa l’istruttoria della Commissione Tecnica VIA sull’inceneritore del Mela. Nonostante le molteplici incompatibilità ambientali, le irregolarità e le carenze progettuali evidenziate nelle innumerevoli osservazioni di Comitati, Associazioni, Comuni e cittadini, nonostante il Parere negativo della Città Metropolitana, la Commissione Tecnica ha esitato un “parere favorevole con prescrizioni”. Lo abbiamo appreso stamane attraverso la consultazione della pagina internet della procedura.

Un esito su cui ha certamente pesato l’assenza di un Parere da parte della Regione. Infatti il Presidente Crocetta si è detto più volte contrario al progetto, ma alle parole non sono seguiti i fatti.

A questo punto sono possibili due ipotesi:

  1. Il Ministero dell’Ambiente riconosce il divieto alla realizzazione dell’impianto stabilito nel Piano Paesaggistico dell’Ambito 9, la cui inderogabilità è sancita dal Codice dei beni culturali, e quindi rinvia il parere alla Commissione VIA pretendendone la correzione;
  2. Il Ministero dell’Ambiente decide di “forzare” la legge, rimettendo la questione al Consiglio dei Ministri. Questo a sua volta potrebbe seguire la scia di questa “forzatura” e decidere di concedere l’autorizzazione.

Nella malaugurata ipotesi che il Ministero dell’Ambiente e il Governo scelgano la strada della “forzatura” e concedano l’autorizzazione all’inceneritore del Mela, bisognerebbe assolutamente impugnare la decisione al TAR Lazio.

Tutti i soggetti interessati potrebbero farlo, ma è chiaro che l’eventuale impugnazione da parte della Regione avrebbe un peso significativo.

Quattro dei cinque candidati alla Presidenza della Regione (tra cui il futuro Presidente Musumeci (addendum postumo))  hanno espresso un chiaro NO all’inceneritore del Mela: una volta eletti faranno come il loro predecessore Crocetta o hanno davvero intenzione di far seguire alle parole i fatti?

L’inceneritore non si blocca a parole: i 4 candidati si impegnano, qualora eletti, ad impugnare al TAR Lazio un’eventuale autorizzazione all’inceneritore del Mela da parte del Governo, chiedendone la sospensiva?

 Del resto gli estremi per l’impugnazione ci sarebbero tutti, a cominciare dalla violazione della vigente ed inderogabile pianificazione regionale (Piano Paesaggistico e Piano regionale dei rifiuti).

 

 

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