
Ad un anno di distanza dalla presentazione del progetto Edipower-A2A per un mega-inceneritore nella centrale elettrica (per scongiurare il quale si aspettano ancora riscontri da parte dell’Assessore regionale Carlo Vermiglio), spunta un’altra “schifezza” a minacciare l’ambiente e la salute dei cittadini della già martoriata Valle del Mela.
E’ di questi giorni la notizia che l’ESI di Giammoro ha presentato richiesta di autorizzazione per un INCENERITORE “sperimentale” di RIFIUTI PERICOLOSI.
In particolare si vorrebbero incenerire rifiuti sanitari, rifiuti industriali e fanghi oleosi come i residui, ricchi di metalli pesanti, dei serbatoi della raffineria.
Si tratta in ogni caso di rifiuti della peggiore specie, molto ricchi sia di sostanze tossiche come i metalli pesanti, sia di cloro, dal quale dipende la formazione delle famigerate
DIOSSINE durante la combustione.
Rimane da capire cosa ci sia di “sperimentale” in questo inceneritore. Sorge il dubbio che il reale oggetto della sperimentazione sia quanto riescono a sopravvivere i cittadini della Valle del Mela.
Del progetto dell’ESI si è discusso il 27 Settembre nell’ultima seduta del consiglio comunale di Pace del Mela, che ha deliberato la propria contrarietà.
Tuttavia l’autorizzazione all’impianto è di competenza regionale.
Sembra che già giorno 11 Ottobre alla Regione avrà luogo sull’argomento una conferenza dei servizi tra tutte le amministrazioni coinvolte.
Pertanto vi è la necessità di intervenire URGENTEMENTE.
Padre Giuseppe Trifirò, parroco di Archi e Pace del Mela, ha lanciato una campagna di raccolta firme, predisponendo un modulo per tutti i cittadini che vogliono chiedere agli enti competenti di negare l’autorizzazione dell’impianto.
I moduli firmati verranno raccolti questo giovedì e subito dopo inviati alla regione.
E’ possibile scaricare il modulo a questo link: modulo-inceneritore-esi
Basta stamparlo, compilarlo e consegnarlo a Padre Trifirò giovedì pomeriggio presso la parrocchia di Archi tra le 15,30 e le 17.
Si consiglia di stamparne più copie o di fare le fotocopie per parenti e amici.
Si prega di diffonderlo il più possibile, sia via email che in formato cartaceo.
Grazie per la vostra collaborazione.